Quando si compera un notebook una delle classiche preoccupazioni è come comportarsi per non danneggiare l'efficienza e la durata delle batterie. Con le recenti batterie al litio i problemi sono ridimensionati, ma voglio raccogliere gli accorgimenti (valgono anche per quelle dei cellulari) che metto in pratica per cercare di mantenerle al meglio.
- Se la batteria è estraibile, toglierla quando si utilizza il portatile con l'alimentazione. Attenzione però che se non avete un gruppo di continuità ad un salto di corrente vi ritrovereste con il computer spento, magari perdendo dati importanti o creando qualche problema al sistema. In alcuni casi conviene mantenere la batteria inserita, nei nuovi macbook, ad esempio, non è nemmeno possibile toglierla ma c'è un sistema che "stacca" il caricamento della batteria una volta che questa è stata completata, in modo tale d'evitare dannosi micro-cicli di ricarica.
- Se non utilizzate la batteria per un lungo periodo toglietela e riponetela in un posto fresco, ma non scarica, deve esserci un livello del 40-50%. Qualcuno consiglia pure di tenerla nel frigorifero per rallentare fisiologici deterioramenti chimici, io mi sono limitato solo a tenerla nel cassetto, ma il mio "lungo periodo" è al massimo una settimana.
- Mettere in ricarica la batteria appena viene segnalato lo stato di "batteria bassa". Attenzione non intendo quando segnala che è scarica, ma quando c'è ancora circa un 10% di carica.
- Cercare di fare solo ricariche complete, ossia non mettere un po' in carica, poi staccare, poi ancora in carica. In teoria la batterie al litio sono "contente" di rimanere in movimento, e quindi potreste anche farlo, ma io preferisco un movimento più dolce e uniforme e quindi quando ricarico ricarico fino al 100%.
- Una volta ogni uno o due mesi provvedere ad una ricalibratura: praticamente si usa tutta la carica fino allo spegnimento del sistema (questa volta sì fino allo 0%) e poi si procede ad una ricarica completa magari lasciando in carica un'oretta oltre allo stato di ricarica completata.
- Evitare di fare diventare la questione batteria una "paranoia", ho notato che seguendo i miei semplici accorgimenti per un anno non si notano differenze di autonomia e non ho mai dovuto comprare una seconda batteria. Ogni due anni a me piace cambiare notebook e seguendo i progressi nel campo tecnologico direi che dopo tale arco di tempo un "aggiornamento" è invitante, considerato la velocità con cui aumentano la potenza, quindi non si fa nemmeno in tempo a consumare la batteria. Certo è da tenere in considerazione che ormai per un uso da ufficio (internet, mail, videoscrittura) il livello di sufficienza per l'usabilità è stato ben raggiunto e superato e quindi ulteriori miglioramenti coprono esigenze sempre più pretenziose e forse non così indispensabili.
- Nei notebook desktop-replacement (la maggior parte di quelli in commercio), ossia quei portatili abbastanza potenti per sostituire i computer fissi, la durata delle batterie con un utilizzo "banale" (wireless spenta, videoscrittura) sta fra le 2 e le 3 ore, con wireless accesa e magari giocando ad un 3D è già tanto se si arriva ad un'ora e mezza. Caso a parte i Macbook che hanno maggior durata, ma non le 7 ore dichiarate, diciamo fra le 4 e le 5 in uso discreto.
Se la vostra priorità è la durata delle batterie è meglio indirizzarsi verso una tipologia di notebook o netbook che rinunciano un po' alle prestazioni per avere più autonomia: ci sono processori ULV (ultra-low-voltage) a basso consumo che permettono di raggiungere anche 7-8 ore con buona usabilità, alcuni netbook in modalità power-safe superano le 10 ore, ma in questo caso dovete essere disposti a prestazioni contenute e schermi più piccoli.
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