Come innovare male, Staedtler. Come innovare bene, Faber Castell

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Non sempre innovare vuol dire migliorare e il discorso potrebbe essere lungo, per questo lo restringiamo subito al cruciale ;-) campo delle matite.
L'idea di poter innovare un oggetto basilare come la matita sembra avventata, la Faber Castell secondo me è l'unica che è riuscita a farlo, con successo, due volte.
La prima volta che ho visto qualcosa di nuovo sulle matite è stato con la matita Grip 2001 che offre un'ergonomica forma triangolare ricoperta con pallini in rilievo in grado di far provare una sensazione nuova e confortevole impugnandola.
Il secondo caso di innovazione riuscita è stata la Matita Perfetta, una matita equipaggiata anche di temperino, permettendo un oggetto autonomo (matita, gomma, temperino e allunga lapis) senza rinunciare alla gradevolezza estetica.

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Faber Castell Grip 2001


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Faber Castell Matita perfetta

La Staedtler, diretta concorrente della Faber Castell, ha cercato di starle dietro mettendoci del suo, ma quel "suo" a me pare si sia rivelato fallimentare.
Ad esempio se si guarda la matita Mars Ergosoft anche lei a sezione triangolare con un rivestimento antiscivolo per tutto il corpo della matita, ricorda la Grip 2001, ma si differenzia alla prova d'uso che risulta a mio parere sgradevole: con il tempo si impregna di grafite e sporcizia dando una sensazione appiccicosa quando la si impugna.
Altro caso di "inseguimento" è la loro versione di matita perfetta ossia The Pencil, hanno spostato il gommino (mettendolo sotto un tappo) e al suo posto hanno fatto un innesto per usarla come stylus pen per schermi touch.


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Staedtler Ergosoft


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Staedtler The Pencil

Quelli della Staedtler hanno però provato anche un'innovazione ambiziosa: cambiare i classici materiali di cui è fatta una matita usando mescole particolari. Così è nata la Wopex che è il tipo di matita usata anche nella loro versione di matita perfetta.


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Staedtler Wopex


Ho provato ad usare un po' una matita della linea Wopex, ed è stata questa esperienza che mi ha portato a scrivere il post. In questa caso l'innovazione, bisogna riconoscerlo, l'hanno fatta loro, ma il risultato ancora una volta non mi convince: sembrano matite finte.
La prima sensazione che dà impugnandola è di essere molto più pesante di una matita tradizionale, usandola il tratto risulta duro, plasticoso e in più risponde poco alla pressione (vedi i due quadratini dell'immagine sotto: il primo senza premere, il secondo con pressione, quasi non si nota differenza). 
In un confronto (su carta di quadernini della Moleskine) con la loro vecchia matita Noris, entrambe HB, la Wopex appare molto più sbiadita.

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Secondo me i prodotti più riusciti della Staedler sono quelli storici come le classiche matite Noris e la loro linea migliore rimane la Mars Lumograph, apprezzo molto le loro mine da 2 mm (la mia preferita nella gradazione B).
Insomma se cercate qualcosa da qualità per la Staedler bisogna guardare ai vecchi modelli e sconsiglio vivamente la nuova linea Wopex.
L'ideale sarebbe una bella fusione con la grafite usata per le classiche Staedtler Mars Lumograph con le idee riuscite delle Faber Castell, questo sì potrebbe veramente portare a una matita perfetta a tutto tondo.

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