L'esposizione a un certo tipo di luce di colore blu (con una lunghezza d’onda compresa tra 460 e 480 nanometri) può creare difficoltà a prendere sonno. Semplificando, il meccanismo è dovuto al fatto che un fotopigmento presente nella retina e che funge da sensore per segnalare al cervello il passaggio dal giorno alla notte, viene sollecitato da quella luce non facendoci percepire in modo corretto l'arrivo delle ore notturne.
Smorzare quel tipo di blu dallo schermo, con l'avvicinarsi della notte, farà si che non si inganni più il cervello ed è quindi una soluzione indicata per chi usa il computer la sera anche prima di andare a dormire.
Ho letto che alcuni recenti smartphone e tablet hanno incominciato ad inserire una modalità specifica nelle opzioni dello schermo, qui segnalo invece due programmini, abbastanza semplici, utili per intervenire in modo automatico sull'emissione di quel tipo di luce dallo schermo dei nostri computer.
Opensource per Windows e Linux.
Per installarlo su Linux rimando al post "Come evitare occhi affaticati dal monitor del computer".
Freeware per Mac e Linux (disponibile anche per Windows e iPhone/iPad)
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