Sono due i taccuini che consiglierei: uno è la famosissima Moleskine, l'altro è il meno conosciuto Ciak.
La Moleskine non credo abbia bisogno di presentazioni, data la sua celebrità, ma ricordo che esistono anche modelli con la copertina morbida che hanno nella loro "originalità" anche ciò che potrebbe far storcere il naso: sono più comode da tenere in tasca, pesano meno, ma si rovinano di più. Se a uno piace il look "vissuto" possono andare benone, ma se ci tenete a tenere in ordine e senza pagine arricciate lasciate perdere.
Uno dei dilemmi che comporta l'uso del taccuino e quello della scelta dello strumento con cui appuntarlo, per questo taccuino sono in molti a trovarsi bene usando la penna PILOT G-2 0.7 nera. In effetti lascia un bel tratto che si integra bene con la carta avorio della Moleskine, ma io preferisco usare la classica Bic nera per evitare effetti indesiderati come quello da post acquazzone devastante e improvviso che potrebbe compromettere i vostri scritti o schizzi: l'inchiostro secco della biro resiste decisamente meglio alle possibili infiltrazioni liquide.
L'altro taccuino che consiglio vivamente, anche perchè è un prodotto completamente italiano, è la Ciak. Questo taccuino si contraddistingue per la chiusura orizzontale, ossia un elastico che attraversa nella larghezza il quadernino, molto comodo per trattenere anche una penna o una matita (un pratico vantaggio).
La carta è più spessa di quella della Moleskine e le pagine sono bianche, la copertina è fatta di pelle sintetica resistente che tende un po' a diventare lucida con il tempo. Un buon prodotto con un pizzico di originalità in più.
La Moleskine non credo abbia bisogno di presentazioni, data la sua celebrità, ma ricordo che esistono anche modelli con la copertina morbida che hanno nella loro "originalità" anche ciò che potrebbe far storcere il naso: sono più comode da tenere in tasca, pesano meno, ma si rovinano di più. Se a uno piace il look "vissuto" possono andare benone, ma se ci tenete a tenere in ordine e senza pagine arricciate lasciate perdere.
Uno dei dilemmi che comporta l'uso del taccuino e quello della scelta dello strumento con cui appuntarlo, per questo taccuino sono in molti a trovarsi bene usando la penna PILOT G-2 0.7 nera. In effetti lascia un bel tratto che si integra bene con la carta avorio della Moleskine, ma io preferisco usare la classica Bic nera per evitare effetti indesiderati come quello da post acquazzone devastante e improvviso che potrebbe compromettere i vostri scritti o schizzi: l'inchiostro secco della biro resiste decisamente meglio alle possibili infiltrazioni liquide.
L'altro taccuino che consiglio vivamente, anche perchè è un prodotto completamente italiano, è la Ciak. Questo taccuino si contraddistingue per la chiusura orizzontale, ossia un elastico che attraversa nella larghezza il quadernino, molto comodo per trattenere anche una penna o una matita (un pratico vantaggio).
La carta è più spessa di quella della Moleskine e le pagine sono bianche, la copertina è fatta di pelle sintetica resistente che tende un po' a diventare lucida con il tempo. Un buon prodotto con un pizzico di originalità in più.
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