La matita e la penna che usa GiPi


pilot-penna-staedtler-matita
Se non conoscete GiPi, all'anagrafe Gian Alfonso Pacinotti, è un fumettista, illustratore e regista italiano, ora correte a recuperare le sue graphic novel, per il film potete anche posticipare.
Avevo visto una puntata di Fumettology a lui dedicata ed essendo io appassionato di penne e matite, avevo cercato di capire quali fossero quelle che usava.
Dalle immagini avevo individuato la matita Staedtler Mars micro 775 e la penna Pilot G-Tec-C4.
Ovviamente non è detto che siano gli strumenti che usa come consuetudine, fatto sta che avendoli testati voglio dare il mio parere. 
La matita già l'avevo, la penna la conoscevo ma non l'avevo mai presa in considerazione e quindi l'ho acquistata.


la-matita-di-gipi
È una matita di fascia media, niente di speciale, si trova per una manciata di euro anche nei supermercati. Il modello da lui usato è quello con punta da 0.7 mm. Nonostante il meccanismo interno non sia di alta qualità, parti delle componenti sono in plastica, funziona bene e la composizione risulta solida e l'impugnatura salda.
Nel sito riportano "Pocket-safe thanks to retractable lead sleeve" ossia che la puntina in metallo dovrebbe rientrare, nel modello in mio possesso non rientra (ho provato anche a forzare un po', ma niente).
Nell'immagine qui sotto potete vedere il tratto che lascia rispetto allo stesso modello nella versione con mine di 0.5 mm e alla matita Uni Kurutoga Roulette.


la-penna-di-gipi
Come dice il nome è una penna tecnica, con un inchiostro gel ai bio-polimeri che lascia un tratto di appena 0.2 mm. Quella da lui usata è nera ma è disponibile in 10 colori.
Anche questa costa una manciata di euro, ma mentre il portamine rimane e si sostituiscono le mine, in questo caso la penna finita si butta quindi non è propriamente economica. In realtà ci sarebbero i refill, ma il prezzo del pacchetto – almeno on line – non si discosta molto da quello di acquisto del pacchetto con lo stesso numero di penne nuove complete.
La prima che avevo comprato, per 4.50 € in cartoleria, non mi aveva convinto molto, il tratto risultava veramente molto fine e la mia impressione era che faticasse a erogare l'inchiostro. Mi ero deciso allora ad acquistare un pacchetto su Amazon di 3 penne per 9 €. Appena aperta e provata mi era sembrato più convincente: il tratto che lasciava era più corposo (potete vedere un confronto dell'immagine sotto). Il problema è che è durato poco e si è riassestata anche quella nuova sul tratto della prima.
Non so se sia sfortuna, se i buchi di fuoriuscita dell'inchiostro si otturino in fretta, o se sia proprio fatta così. Assumendo che il tratto proprio sia quello del primo acquisto (come poi è diventato anche quello del secondo acquisto), la sensazione che dà usandola è come una matita meccanica con la punta fine che però lascia un segno d'inchiostro gel. Molto precisa, non sbava.
La consiglierei a chi vuole una penna per fare schizzi e disegni su un taccuino, non per la scrittura, a meno che non piaccia un tratto extra fino.
test-pilot-g-tec-c4

0 commenti: