La penna perfetta


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Prima ancora della passione per le matite la mia gioventù è stata caratterizzata dalla ricerca della penna perfetta e l'ossessione ha una sua origine particolare che ora vi racconto.

-BREVE STORIA-
Quando ero alle elementari nel materiale scolastico richiesto dall'insegnante c'era, per i primi anni, la Replay ossia quelle penne cancellabili della Papermate con l'inchiostro dal caratteristico odore. Io le ricordo con un po' di antipatia per vari motivi, il principale era che usandole sporcavo tutto il foglio perché appoggiavo la mano sulle scritte appena fatte e l'inchiostro si fissava sul lato della mano, risultato: mano e fogli sempre imbrattati.
In quarta elementare l'equipaggiamento richiesto prevedeva la sostituzione della cancellabile con una penna stilografica e per me l'utilizzo era ancora più scomodo di prima. Ci fu fra i miei compagni di classe chi, su iniziativa personale, sostituì l'uso della stilografica con la sferografica.

penna-sferografica-pelikanLa sferografica della Pelikan poteva essere cancellata con l'apposita penna come per la stilografica e aveva un look molto meno formale che nascondeva una specie di ribellione al sistema di scrittura imposto, e aveva un inchiostro decisamente più trattabile di un colore azzurrino opaco.
La volevo anche io, ma era un acquisto extra non richiesto e i miei genitori mi facevano regali sono nelle occasioni particolari. La mia paghetta era di mille lire ogni domenica che erano dedicati al giornalino settimanale, la penna costava sei mila lire: si traduceva in sei settimane, più di un mese, senza giornalini.
Così fu.
Ricordo che dopo l’acquisto in cartoleria corsi a casa e, dopo aver chiuso la porta dietro di me, tirando fuori la mia nuova penna giallo-nera dal sacchettino bianco, mi scese qualche lacrima (ora al pensiero mi vergogno, ma andò così, e considerato i nove anni, l’attesa e le rinunce mi sembra giustificabile).
Nella pratica la penna si rivelò presto deludente perché se cadeva per terra la cartuccia perdeva la sfera e diventava inutilizzabile. Una confezione di cartucce costava... Quattro giornalini e mezzo.
Dopo quella esperienza incominciai a cercare la penna perfetta e di conseguenza a subire una forza d'attrazione dal ripiano penne delle cartolerie le quali, insieme ai fumetti, divennero la voce maggiore delle mie uscite finanziarie per più di un lustro.
Con l'avanzare dell'età l'ossessione si è trasformata in passione e poi affievolita, ma mi rimane ancora il piacere per questi oggetti (oltre a scatole di scarpe piene) che permettono di mettere nero su bianco i nostri pensieri.
-FINE-
 
-AGGIORNAMENTO 2023-
Incredibile, mettendo in ordine, dentro una scatola l'ho ritrovata.
È proprio lei, ho provato la cartuccia di riserva per vedere se funzionava e, come un classico, la sferetta si è tolta dalla sede, senza nemmeno che cadesse per terra, forse era accaduto nel passato...
Qui sotto le foto prova del ritrovamento:
 
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Dopo l'esperienza sul campo sono arrivato a definire due penne preferite, i miei requisiti sono i seguenti:
  1. Inchiostro: deve essere di colore deciso, asciugarsi velocemente e resistente alla prova acqua. 
  2. Punta: un tratto medio, perché può adattarsi a varie esigenze. 
  3. Estetica e Ergonomia: semplice e comoda. 
  4. Costo: una penna è facile che vada persa quindi una penna perfetta non dovrebbe costare troppo.

Bic Cristal medium nera


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Anche se a qualcuno può far ridere che dopo tanti acquisti io finisca a consigliare una banale classica Bic, devo dire che si è rivelata la migliore nel rapporto qualità prezzo. A dir la verità non tutte le “annate” sono uguali, nel tempo han cambiato fusto, tappi, punte e inchiostro, ma mentre i piccoli cambi estetici sono sempre andati migliorando per quelli dell’inchiostro non è andata così. Negli ultimi anni sembra che si siano stabilizzate con un buon inchiostro (AGGIORNAMENTO: non più).
[Costo: circa 2.5 € di 10 pezzi]


Uniball Power Tank eco


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L'avevo acquistata in libreria perché mi aveva attirato il fatto che fosse ecocompatibile, poi ho scoperto la sua indubbia qualità. Ha un costo medio, ma ha delle caratteristiche superiori alla norma: refill pressurizzato per scrivere in condizioni critiche anche sotto-sopra o con temperature inferiori allo zero, inchiostro deciso e fluido che asciuga velocemente. 
Volendo c'è anche una versione non ecologica con colori più "seri", è la Uniball Power Tank RT 1.0.
[Costo: circa 4 € per 1 pezzo, ricarica refill da 2.5 €]

11 commenti:

Unknown ha detto...

Classe 1985, sono arrivato a questo post nel bel mezzo di una notte insonne dopo una ricerca su google image, preso dall'improvviso nostalgico ricordo della sferografica Pelikan, con le sue cartuccine e il relativo cancellatore….tra le tante colorazioni passate di mano (tra furti e smarrimenti, devo averne cambiate parecchie)ho memoria fotografica proprio di quella arancio! mamma che ricordi…. quante punte rotte, doppie cartucce esaurite (sigh) o cancellino secco causa smarrimento tappi! Si dà il caso che Pelikan produca ancora la medesima stilografica, con design aggiornato, cromie sgargianti e impugnature super ergonomiche… preferisco la sobrietà lineare e monocolore degli anni '90!

Anonimo ha detto...

Nato il 25/9/1985, giunto qui per lo stesso identico motivo,nostalgia di quella penna e leggere il tuo commento mi ha messo i brividi , un tuffo alle medie , preferisco di gran lunga anch'io gli anni 90...

Unknown ha detto...

Parlando di penne storiche esce "ti ricordi la penna delle elementari,quella giallo arancione? Eccomi qui dopo ore di ricerca senza risultati e la vedo nella foto. Per me era LA penna. In classe se la perdevi eri spacciato perché la avevano tutti,uguale.forse da qualche parte la conservo ancora.dai miei.partirò in spedizione ."

Anonimo ha detto...

Io sono dell'81 e mi ricordo bene la Sferografica Pelikan perché fu una vera rivoluzione almeno per me. Mi ricordo che molti insegnanti soprattutto alle superiori non volevano le classiche penne cancellabili e la scolorina, anche se ancora oggi non capisco il perché. Questa era la svolta perché se non si aveva l'apposito cancellino non si poteva canncellare e figuriamoci se il processore si metteva a comprarlo per controllare. Era bella e comoda, effettivamente aveva il difetto che se cadeva alcune volte purtroppo la sferetta della cartuccia saltava e diventava inutilizzabile e andava cambiata. Il design era molto bello e slanciato e trasmetteva la sensazione di avere in mano una vecchia stilografica. Ho visto che le producono ancora ma con forme molto più contemporanee, credo anche che le nuove cartucce integrino la punta così da risolvere il problema della sferetta. Questi articolo mi ha sbloccato veramente dei bei ricordi. Grazie

elia ha detto...

classe 1985 giunto anche io qui in cerca della mitica sferografica :D

Andrea Cabassi ha detto...

Quanti ricordi! La sferografica la ricordo come una super penna, peccato quel colore che non mi è mai piaciuto troppo. Qualche anno fa ho scoperto che Pelikan ha messo sul mercato un nuovo modello, con tanti colori e piuttosto economico. Ovviamente l'ho presa e la uso con grande soddisfazione! Un saluto!

Qualitativamente ha detto...

@elia
:)

@Andrea Cabassi
Un saluto a te. Avevo visto 2 nuovi modelli della Pelikan: un rifacimento della Grand Prix e un modello Twist... ma non le ho prese.
Le cartucce sono migliorate o perdono ancora la sfera?

Andrea Cabassi ha detto...

Io onestamente questo ricordo delle cartucce che perdono la sfera non ce l'ho... forse ero più attento a come la usavo (non credo proprio!)
Dirò di più: ho aperto una cartuccia esaurita staccando il tappino posteriore e l'ho ricaricata con inchiostro color seppia per stilografica: dopo un iniziale pastrocchio con sgocciolio dell'eccesso, va benissimo con il nuovo inchiostro!

Qualitativamente ha detto...

@ Andrea Cabassi
Complimenti per l'hackeraggio della cartuccia :)

Andrea Cabassi ha detto...

Ho trovato una foto molto interessante: un blister da cartolerie con la Pelikan GP in 5 diversi colori! Probabilmente faceva parte di un campionario perché io ho sempre e solo visto quella col il "classico" colore arancione!
Qui la foto: https://www.ryo.it/2024/02/01/penna-sferografica/

Qualitativamente ha detto...

@ Andrea Carbassi
Io ricordo di aver avuto anche quella azzurrino-verde, mi pare in un blister offerta con cancellino e un paio di cartucce in allegato, presa al supermercato.
Grazie per il contributo condiviso.